About me
È difficile per una persona che ha dentro talento artistico trovare la cifra giusta, quell’indefinibile “qualcosa” che riesce a vincere la difficoltà della comunicazione e crea empatia fra l’artista e il suo pubblico.
Vincenzo Germanà il dono del talento lo ha memorizzato nel suo dna e fin da ragazzo gli ha dato spazio nel campo della pittura.
Una lunga ricerca che, a volte, lo ha indotto a imitare alcuni maestri della pittura contemporanea, forse Dalì più di altri, a volte lo ha spinto verso i terreni dell’ignoto, quelli in cui ci si inoltra senza rete e senza garanzie guidati solo, ancora una volta, dal proprio talento.
La trasformazione della materia in energia, energia che sprigiona la propria passione
Germanà è un poeta perché come i poeti usano le parole usuali, a volte ordinarie, logorate dall’uso per restituire loro significato e dignità e valore con un’inedita loro organizzazione sul foglio, mescolandole e rimescolandole, così egli usa oggetti quotidiani o, più spesso, oggetti obsoleti, scarti della corsa del progresso o scarti dei fenomeni naturali per dare loro un nuovo ordine, un nuovo significato, una nuova anima.
Le opere di Vincenzo Germanà si muovono e ‘camminano’ al sol tocco di una spinta che il loro creatore vuole concedergli, sorridendogli e incoraggiandoli, come un personaggio di Collodi.
Non c’è molto da aggiungere, basta guardare le immagini di alcune istallazioni per capire che, stavolta, abbiamo di fronte le opere di un artista vero.